Il Movimento di Volontariato Italiano negli ultimi anni ha avviato una riflessione che, a partire dalla ricerca delle pratiche nuove attivate dai cittadini e dai volontari in giro per lo stivale, ha cercato di riconoscere e valorizzare le Strade Nuove che la società civile, portatrice di istanze “generative”, e i cittadini attivi e solidali, che credono nei valori della democrazia, dei diritti e della solidarietà, stanno percorrendo per rispondere profonda crisi che caratterizza il nostro tempo.
Questo quaderno indica la “strada nuova” per la cura dei beni comuni.
“I cittadini devono diventare consapevoli che i pilastri dello Stato sono due: uno è rappresentato proprio da loro stessi, la cittadinanza attiva, l’altro dalle istituzioni. Amministrare insieme allo Stato i beni comuni è “riappropriarsi”. Perché questo avvenga è necessario che i cittadini attivi, che sono volontari che operano con la gratuità, prendano iniziativa e cerchino la collaborazione delle istituzioni. E’ sufficiente partire dai cittadini di buona volontà. E far diventare le buone pratiche la normalità, abituali azioni della vita quotidiana.”